Il chicco di caffè è il frutto di un alberello tipico della vegetazione tropicale appartenente alla famiglia delle Rubiacee. Sono molte le specie identificte ma le più diffuse sono l'arabica e la robusta. Di solito però il caffè viene consumato "in miscela", ovvero mescolando tra loro i diversi chicci delle diverse specie di caffè.
Le miscele che si possono ottenete sono pertanto infinite e personalizzabili.
Per essere fatto ad arte si devono seguire queste semplici regole: riempire la caffettiera fin poco sotto la valvola di sfogo con l'acqua; inserire la polvere di caffè (meglio se macinato al momento) nel filtro senza pressarla; mettere la caffettiera avvitata su fuoco dolce; spegnere la fiamma appena la caffettiera emette il tipico gorgoglio; girare il caffè prima di versarlo nella tazza in modo da miscelare quello più denso inferiore a quello superficiale più acquoso; versare il caffè meglio in tazze di porcellana riscaldate.
Basta sostare per qualche minuto di mattina davanti al bancone di un ba ben organizzato per scoprire le mille varianti in cui gli italiani declinano il caffè
- il caffè espresso può essere servito in tazza normale o di vetro;
- il caffè ristrtto, solo poche gocce di bevanda a volte, ma dall'aroma intenso e un contenuto di caffeina molto basso;
- il caffè corretto, con aggiunta di grappa o di qualche superalcolico di provenienza regionale;
- il cappuccino, ovvero caffè servito con schiuma di latte, che diventa marocchino se decorato con cacao;
- il caffè macchiato, con l'aggiunta di crema di latte fredda o calda a piacere;
- il caffè decaffeinato, la cui miscela è stata lavorata industrialmente in modo da privare i chicchi dalla caffeina;
- il caffè lungo, ottenuto facendo defluire nell'infusione più acqua del solito, contenendo maggiore caffeina di quello normale;
- il caffè d'orzo, chiamato caffè solo per convenzione, in quanto non ricavato dai semi del caffè, bensì dall'infusione di orzo tostato;
- il macchiatone, un must degli ultimi tempi, servito in tazza grande, a metà tra il caffè macchiato e il capuccino;
- il caffè shakerato, bevuto soprattutto in estate, che si ricava sbattendo in shaker caffè, zuccherato o meno, e ghiaccio...e molti altri ancora che la moda e la zona di consumo influenzano.
Per fare il caffè alla napoletana bisogna avere la moka napoletana. Si deve riempire come una normale moka ma va posta su una fiamma vivace e non appena dal foro di sfogo uscirà del vapore, toglierla dal fuoco e capovolgerla. Preparare il "coppetiello", ovvero un foglio di carta assorbente da cucina a cui verrà data la forma di cono da inserire nel beccuccio appena girata la caffettiera: in questo modo l'aroma del caffè viene imprigionato e non si disperde.
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